lunedì 31 ottobre 2011

Una compagnia di Astrofili...

Da piccolo ho vissuto parecchio la passione per l'astronomia in maniera privata, o meglio con nessun confronto.
Imparavo dai libri la teoria, provavo sul campo, incontravo problemi pratici, conoscevo i problemi pratici di altri amatori grazie alle riviste e mi riapplicavo. Ma non c'era un confronto diretto con una altro appassionato.
Non saprei dire se era l'epoca di un'astronomia amatoriale poco conosciuta, o se semplicemente mie esperienze negative, ma se mi capitava un confronto, quel raro evento era un'esperienza negativa.
Alle superiori incontrai un vecchio compagno di elementari, mi vede sull'autobus che sfoglio "Nuovo Orione".
Mi si avvicina mi saluta, cambia tono e domanda:
"Ma fai astronomia?".
"Si!"
"Ma chi? Te...?"
.....pensai un bel vaffanculo ma mi trattenni...
"Io si, perchè che c'è di strano? Tu? Pure?"
Cambiano i toni, diventiamo quasi familiari nella passione comune e poi gli chiedo:
"Che telescopio hai?"
"Un C8, ho fatto anche delle foto alla Luna che ho inviato proprio a Nuovo Orione. Tu che telescopio hai?"
"Bellissimo il C8. Io possiedo un 114/900"
"Con quel coso dici di fare Astronomia? Vabbè giochi....ciao".
...pensai il mio bel secondo vaffanculo e non mi trattenni......

Aldilà che sono passati 18 anni e ancora se mi capita di incrociarlo cambio strada e penso ad un vaffanculo..
all'epoca se dicevi di essere un astrofilo, prima non ti capivano poi dopo spiegato ti vedevano come un visionario vagamente prossimo all'infantile o una persona con una passione molto interessante ma inutile.
Capitava qualcuno che apprezzava la tua passione da subito ma è sempre capitato con persone di una certa preparazione, spesso anche una certa età.
 Parlo al maschile perchè invece le ragazze hanno sempre dimostrato  da subito un interessamento, anche se puramente estetico.

Vivevi molto la passione per l'astronomia in maniera privata. Me ne sono reso conto quando, per poco tempo purtroppo, ho frequentato un gruppo di appassionati di astronomia, nella zona dei Castelli Romani.
Entrai in contatto con il gruppo grazie ad una loro segnalazione su di un numero di Nuovo Orione.
Li contattati e cominciai a frequentarli.
Erano un gruppo di amici che pian piano si erano allargati ad altri appassionati della zona dei castelli.
La sede era casa di uno dei più anziani, un 26enne.
Il sito utilizzato per le osservazioni era il piazzale davanti al cancello posteriore dell'Osservatorio di Monte Porzio Catone.
Mi trovai bene, ma raggiungerli era un problema tutte le volte, quindi frequentai poco.
Nelle, credo di ricordare, 5 serate insieme ho imparato abbastanza cose:
Come affrontare i problemi sul campo.
Che ognuno di loro viveva l'astronomia, fuori dal gruppo, in maniera assolutamente privata .
Che si instaurava una gerarchia di ruoli a seconda delle prestazioni del proprio strumento.
Chi c'è l'ha più grosso è il capo....siamo alle solite.

Fu un'esperienza comunque positiva perchè mi permise di osservare da cieli migliori di quello cittadino, all'epoca i Castelli erano una meta normale per gli astrofili romani.

In quel periodo l'astronomia amatoriale godeva di un ottima vitalità, anche se la strumentazione era "mediocre" e a prezzi assolutamente elevati in rapporto qualità/prezzo.
Ma tra gli appassionati era sempre una contesa.
Forse questo era dovuto anche dal fatto che l'astronomia amatoriale in italia era in una fase avanzata ma ancora "pionieristica". Tutti avevamo come punto di riferimento lo strumento commerciale "del momento".
Negli anni 80-90 per tantissimi il "sogno" era possedere un S.C da 8" o da 10" massimo.
Conoscere qualcuno che possedeva uno strumento da 12" voleva voler dire conoscere un mito, un'esperto!
...magari l'aveva comprato 10 minuti prima...

Sarà stata sfiga o sarò stato io, ma di esperienze "infelici" come quelle descritte ne ho conosciute diverse.
Ma ho anche avuto delle esperienze positive, anzi talmente positive che sono state uno sprone alla positività.
Senza stare a citare la mia famiglia, il cui appoggio è stato sempre completo e stimolante, ci sono stati dei "personaggi" che hanno avuto un ruolo positivo.

Nei primi anni dell'astronomia ho avuto al mio fianco Michele.
Cresciuti sotto le mura del palazzo e sotto l'ombra degli alberi della Cervelletta, era uno dei miei più importanti amici dell'infanzia e adolescenza. Condividevamo tutto dal Kung Fu alle esperienze con le ragazze, dalle risate ai pianti e naturalmente le stelle.
Il mio primo 60/700 e poi il 114/900 sono stati usati tantissimo sotto il cielo romano insieme a Michele.
Ogni cosa era una scoperta, dalla Luna al Sole, i primi Giove e Saturno e anche ogni stella singola nel campo oculare. Come spesso accade si cambia poi strada e ci si perde. Ma ci si rincontra anche ( vero Michè? ...n.d.r.).
Di quegli anni ricordo e tengo ben a mente la semplicità e la naturalezza di fare astronomia. La semplice bellezza di una passione sincera, ma soprattutto ricordo il piacere di condividere.
Eravamo ragazzini che giocavano con il telescopio, ma non condividevamo solo le stesse emozioni, vi era anche un semplicistico scambio di tecniche. Io possedevo il telescopio e lui usava il mio, io mi documentavo leggevo e gli raccontavo, ma gli occhi all'oculare li mettevamo insieme, quindi la nostra esperienza sul campo era la medesima. Capitava spesso che io riuscissi a vedere un particolare solo dopo che lui me lo indicava. Come capitava che dovevo spiegargli la "visione distolta" per indicargli particolari che non riusciva a vedere.
Era vera e propria condivisione.

Altro bel soggetto è Damiano.
Figlio di amici di famiglia, frequentato tanto da piccolo (stesso campeggio e stesso sport di mio padre).
Più grande di me, quindi faceva parte del gruppo dei grandi, a cui noi piccoli guardavamo con distacco ma in segreto con ammirazione.
Per me era il figlio grande di un amico di Papà, era il "bravo in matematica" quando dovetti prendere ripetizioni....
Come ho raccontato in un vecchio post, è diventato luminoso ai miei occhi, quando da ragazzino venni a sapere che era esperto di astronomia, studioso e convinto praticante della stessa, con tanto di lavori eseguiti presso l'osservatorio di Monte Porzio Catone.
Da lui acquistai il 114/900 facendo un bel salto dal precedente strumento.
Ma il ricordo persistente di Damiano è legato alla sua estrema disponibilità e voglia di aiutare.
Prima di imparare seriamente a collimare il Newton non ricordo quante volte Damiano veniva al volo di pomeriggio a casa mia a sistemarmi il telescopio e a farmi rivedere come si faceva..
Tante volte gli ho rotto le palle al telefono per avere qualche chicca o qualche consiglio pratico.
Non si negava mai.
Adesso che ci siamo ritrovati posso anche testimoniare quanto è piacevole osservare insieme a lui.
Una persona squisita e disponibile con tutti.
Non stò a sottolineare la sua enorme competenza, sottolineo che  soprattutto è un bel soggetto che ti fa divertire per tutta la nottata.

Altri due bei personaggi sono due ragazzi (almeno all'epoca..) di cui non riesco a ricordare il nome.
Entrambi conosciuti durante il periodo estivo, uno in Toscana ed uno in Umbria.

Durante un'estate in Toscana coinvolsi per caso il mio coetaneo vicino di roulotte (ero in un campeggio) nelle osservazioni.
Ci eravamo conosciuti dandoci manforte al "rimorchio" delle ragazze del campeggio e volevamo usare le stelle come "amo".... devo ammettere che abbiamo pescato veramente poco quell'estate ma il punto è un'altro.
In lui dormiva una passione enorme per le stelle.
Passammo tutto il periodo di Luna Nuova ad osservare con il mio 114/900 ed un piccolo rifrattorino da 50mm che si era comprato di corsa nel paese limitrofe.
Sono state delle nottate bellissime. Prima provavamo le spedizioni-rimorchio e poi a serata finita (bene o male...) ci fiondavamo nel nostro "osservatorio" improvvisato.
Eravamo in una zona tra le più buie che io ricordi ma alcuni fari del campeggio disturbavano la visione allora smontammo e rimontammo le nostre "canadesi" a mò di schermo dalle luci vicine.
Che nottate!
Ricordo che il suo enorme entusiasmo mi contagiava. Fu  in quelle nottate cominciai i miei primi report. Cominciavo a voler tenere nota di quello che vedevo e mi rendevo conto che più insistevo e migliore era la visione che ottenevo.
Cominciavo anche a crearmi delle liste pre-osservazione. Le organizzavo insieme al mio amico e osservavamo  gli oggetti in entrambi gli strumenti.
Che peccato non aver avuto più contatti con lui. Chissà se ha continuato, chissà se anche lui serba un bel ricordo di quelle nottate.
Comunque sia ...Cieli Sereni amico mio.

Un incontro determinante fu con con un astrofilo molto più esperto di me che conobbi in Umbria.
Tra i ragazzi e non del paese dove andavo ero conosciuto come il "Romano con il telescopio".
Una signora molto anziana del borgo dove alloggiavo una sera vedendomi con il telescopio in spalla mi chiese:
"Giovanotto ma con quel cannone ci vedi i buchi sulla Luna?".
Andavo ad osservare in uno spiazzo privato adiacente una strada che dava per i campi.
Un cielo veramente buio, ho un bellissimo ricordo di una Via Latta molto evidente.
Andavo in compagnia o da solo.
Una notte mi si avvicinò un ragazzo, avrà avuto intorno ai 30 anni.
Lo conoscevo già, parente di parente di parente degli amici che avevo in loco...ero in un paese.
Dopo un po di chiacchiere mi spiega che anche lui pratica astronomia, che svolge sessioni sempre da solo e che gli piacerebbe per una volta fare osservazioni in compagnia. Non me pareva vero.
Mi fa i complimenti per come uso il telescopio e in generale di cosa osservavo.
La sera successiva mi arriva con il suo telescopio...
Un sogno.....
Possedeva un Newton, nato equatoriale, ma che usava in stile Dobson, un Telescopio da 12".
Non solo misi l'occhio in 300mm di specchio, il tipo era di una preparazione ed esperienza mostruosa.
Mi ha insegnato tantissime cose sull'osservazione visuale. Era esperto ed amante delle nebulose.
Anche se non mi ha propriamente insegnato lui a disegnare all'oculare ma diciamo che il primo disegno l'ho fatto con lui.
Mi spronava a provare. Chiacchierando era uscito fuori che mi piaceva disegnare e lui mi spiegò che era una pratica normale disegnare ciò che si vedeva nell'oculare.
In quelle nottate eseguii il mio primo disegno astronomico: M22 nell'oculare K12mm con il 114/900.
Non ho mai ritrovato quel disegno...peccato.
Avevo incontrato un astrofilo esperto con uno strumento da "professionista" per l'epoca che contrariamente a tutti i miei preconcetti (ed esperienze) era dispostissimo e felicissimo di aiutare un neofita con un semplice telescopio e a passarci le osservazioni insieme.
Anche per te...Cieli Sereni amico.

In tempi recenti?
In tempi recenti ho fatto più di un incontro determinante per la mia astronomia.
Tutto è iniziato grazie ai forum in internet.
Se ho ricominciato  è grazie alle informazioni e alle discussioni avute sui forum.
Mi sono riaffacciato velocemente all'ambiente.
Ho scoperto quanto l'astronomia amatoriale si sia sviluppata e allargata.
Vi sono sempre scontri su chi ha ragione o su chi è più "bravo" ma l'ambiente è pregno di persone esperte che si mettono a disposizione dei neofiti con aiuti virtuali e fisici dove c'è la possibilità di incontrarsi.

Con i forum ho  conosciuto quel gran balordo,  gran mascalzon. di Massimiliano....
Grazie all'incontro con lui sono uscito dal terrazzo condominiale.
E' vero che grazie ad internet sarebbe accaduto comunque con qualcun'altro o con qualche gruppo, ma con Massimiliano non ho incontrato solo un altro appassionato con cui andare in montagna ad osservare.
Ho conosciuto una persona squisita, competente e soprattutto amante come me dell'astronomia.
Ci siamo trovati caratterialmente su tutto, anche sugli impegni.
Alla fine ho incontrato un amico.
Ricordo le lunghe chiacchierate sotto le stelle in montagna. Lo scambio di email su tutto quello che ci capitava nelle giornate.
Cieli Sereni Barbone!

Sempre grazie al forum ho potuto conoscere quello che amo definire "I Disperati del Tancia".....
Un gruppetto di appassionati che si è ritrovato quasi per caso a conoscersi per farsi compagnia nelle nottate osservative. Perchè avevamo bisogno di compagni di uscita, perchè avevamo bisogno di fuggire da Roma.
Forse, ma non è più importante.
Adesso è bello organizzarci tramite email, è bello sentire come vanno le cose per email, è bello darsi la classica "punta" al Tancia prima del tramonto.
Ci conosciamo sempre meglio e si è formato da subito un bellissimo equilibrio.
Tra di noi non c'è chi è più bravo o chi ce l'ha "più grosso".
Ci diamo una mano a vicenda.
Condividiamo emozioni ed esperienza.
Ci divertiamo un mondo in quelle 3-4 ore passate sotto le stelle.
Le chiacchierate singole o di gruppo tramite email.
Ogni uscita è una festa.
E' una festa perchè si stà tra amici a vivere una passione comune, a parlare finalmente la stessa lingua.
A poter esprimere liberamente felicità per aver intravisto quella macchiolina diafana che un estraneo all'astronomia direbbe "embè??".
Tra le risate ascolti il silenzio della natura.
Nel silenzio ascolti i tipici suoni "astronomici" dei motori del GoTo di Carlo, dei miei oculari che perennemente scarrellano rumorosamente nel fuocheggiatore, la voce metallica di Andrea che rimbomba di riverbero dentro al tubo del suo telescopio mentre lo collima.
Poi ti perdi nell'oculare in un mare di stelle, ti accorgi del silenzio ed intorno a te trovi amici impegnati come te a sognare dentro ad un tubo di metallo.
Ho sempre vivida l'immagine  di quei disperati che mi aspettano al casello di Fiano per andare al Tancia tutti insieme, era la prima volta e non sarebbe stata l'ultima.

Una Compagnia di Astrofili.......

Cieli Sereni su di noi,  Disperati....

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