Dopo oltre due mesi di ferma dalle osservazioni sono
riuscito finalmente ad organizzare una serata sotto le stelle e con amici.
Nella frase ci sono tante inesattezze……
“Organizzare una serata..” , si..nel senso di dedicare una
sera a partire e stare fuori in località Pozzaglia… non organizzare una serata
astronomica..
Sarà stato il poco tempo a disposizione, sarà stata la poca
concentrazione dedicata alla organizzazione in vista della serata ma non ricordo
di aver mai fatto tanti errori nella preparazione e
l’aver mai avuto tanti “buchi tecnici”
nella serata astronomica come Sabato scorso.
Il viaggio di andata è stato proprio bello. E’ venuto con me
il mio caro amico Alessandro e la cosa non solo mi ha fatto piacere nei giorni
prima al pensiero, ma finalmente mi sono fatto un bellissimo viaggio di andata
e di ritorno.
Al tempo.. sono sempre “belli” i tragitti di andata e ritorno
dalle serate astronomiche, l’andata te la vivi tutto contento a volte infantilmente
emozionato che “finalmente è arrivata la serata”, il ritorno invece me lo vivo
rilassato ripassando con la mente le stupende immagini appena passate, degli
oggetti osservati.
Ma fare il viaggio in compagnia di un amico è tutta un'altra
cosa
.
Arrivati sul posto troviamo ad aspettarci Andrea. Dopo dei
saluti sentiti e calorosi abbiamo passeggiato in zona attendendo l’arrivo di
Carlo.
Arrivato anche quest’ultimo si è instaurato immediatamente
un bellissimo clima di intesa e goliardico anche con Alessandro, completamente
fuori all’astronomia, che ha voluto provare l’esperienza (in realtà per la
seconda volta).
Allestito il campo, partiamo con una bella cenetta stile
“primo marzo o pasquetta” seduti intorno al mio tavolino alle prese con una
bacinella di ottima Insalata di Riso preparata da mia moglie, Succhi di Frutta
e Muffin alle ciliegie per dolce, sempre preparati da mia moglie.
Belli “appanzati” andiamo con gli ultimi accorgimenti…
Mi rendo conto che il vetro del mio Cercatore VarioFinder è
stato usato come piatto per una Carbonara con tutte le macchie di zozzura che
si ritrova….lo pulirò alla meno peggio ma sarà quasi inservibile per tutta la
nottata.
Monto comunque il VarioFinder e mi rendo conto che non regge
le calibrazioni e la collimazione… Promemoria: con la luce del giorno capire
che “cacchio c’ha stò coso”.
Per fortuna c’è sempre il caro Telrad.
Eseguo la collimazione dello strumento, un bello star test e
noto che il Telo del Dobson non riesce a star teso e mi si infila nel percorso
ottico….lo stendo e lo metto in tiro ma per tutta la notte romperà sempre le
scatole…. Ma i nastri di velcro che
avevo preparato come distanziatori? Ahhh si… a casa. Bene.
Diventa più buio e cerco la mia bella Torcia Rossa…. Noto
con inziale sgomento (qualche vaffa…) che me la sono dimenticata a casa… Ma
come ho fatto? Sono le basi!!! Vabbè…ho sempre una torcia rossa più piccola di
scorta proprio per le emergenze!
La Torcia rossa di emergenza….non funziona…. Batterie
scariche!!!!! Ma ne ho sempre un pacchetto di Scorta!!!! …non della misura che
mi servivano…..
Adesso lo sgomento è diventato incazzatura…
Per fortuna ho la mia bella piccola lampadina rossa “da
lettura” con la pinzetta, che uso con il blocco per il disegno astronomico!
….che è fatta per essere usata solo verso il basso ad una certa distanza dal
foglio e non illumina una ceppa per altri utilizzi…yuhuuuuu! Non solo! Mi sono
ricordato solo adesso che avevo in programma di ripassare lo smalto rosso sulla
lampada perché con il tempo e l’usura era diventata una lampadina Rosa Shocking
che mi toglie l’adattamento al buio! “Poi lo faccio…tanto ho la torcia rossa
comunque per disegnare” ………
Ripassiamo il programma e le mappe preparate va…..
Le mappe…non ricordo se le ho fatte frettolosamente…ma
sicuramente le ho fatte ad occhi chiusi…..
Sballate le diciture, sballati i campi oculari…..un paio non
mi sono accorto che le avevo stampate ribaltate… in una addirittura, di zoom
della zona dell’oggetto DSO da puntare…senza l’indicazione di dove cavolo stava
l’oggetto DSO stesso….. oddio ma che m’ha preso? Per fortuna avevo comunque con
me il RiseAtlas fatto da qualcuno senza i problemi mentali del sottoscritto….
Prima ho detto “…una serata sotto le stelle…”, si…mi piacerebbe….
Allora..sapevamo che il meteo sarebbe potuto essere
sfavorevole o comunque ballerino…ma qui si esagera… inizia un cielo
parzialmente nuvoloso con tanti spazi scuri pieni di stelle… Daje che forse ce
la facciamo! Con il proseguo della
nottata il cielo si riempirà di quelle maledettissime prese in giro che sono le
“velature”…. Vedi le stelle, sei pure speranzoso ma in realtà non riesci manco
ad utilizzare il Telrad senza punti di riferimento, quando finalmente punti
l’oggetto…..quest’ultimo ti sembra una macchia di latte a lunga conservazione
su una camicia bianco sporca….
Il programma osservativo della serata….ben preparato (si
solo l’elenco..le mappe..brr), pieno di begli oggetti di costellazioni
tipicamente primaverili da osservarsi dall’inizio serata fino alla fine
abbastanza alti nel cielo…le nuvole decidono di fermarsi a riposare proprio su
quelle costellazioni…..
Passerò quindi la serata ad osservare “fuori programmi” in
costellazioni estive che saranno abbastanza basse, in un cielo umidiccio ma
abbastanza sgombro. Quando poi le costellazioni arriveranno, con il passare
delle ore, ad una altezza degna…Ta da!!!! Le nuvole si addensano proprio li……
Ma per fortuna abbiamo i pianeti!!!! Con un poco di velatura
la visione di Marte e Saturno non sarà al meglio ma sicuramente meno turbolente
di prima…si dimenticavo…il seeing una bella pentola d’acqua sul fuoco…
Puntiamo Saturno…gaio e tripudio!!! Bello bello bello. Ben
definito anche sul disco.
“Vieni Alessandro, gustati Saturno”
“Bello! Ammazza” ..1..2..3..secondi… Nuvolone su Saturno!
AAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGGGHHHHHH
Non ho, infine, eseguito vere e proprie osservazioni ma mi
sono gustato momenti di , non eccezionali ma comunque attraenti M57, M13, M92 e
qualche doppia, oltre al citato Saturno e una spruzzata di Marte.
Mi ha fatto piacere essere riuscito a mostrare almeno questi
ad Alessandro.
Ho imparato dalla serata, oltre a tornare alle buone e sane
abitudini di organizzazione della serata, ad organizzarmi per i fuori
programma, cosa che ho anche fatto in passato ma in maniera non soddisfacente.
Dovrei iniziare a usare meglio il ReiseAtlas che mi rendo conto di non
aver mai pienamente sfruttato e quindi imparato a conoscere, mi sono sempre
preparato le carte con Cartes du Ciel.
Ho rivissuto nei momenti di “sconforto” da serataccia, che
da tempo avevo pienamente imparato a gestire, ma che Sabato però ho risentito
bussare alla porta. Il farmeli ricordare mi ha anche ricordato come li so
gestire. Ok bene per la prossima occasione.
Sembrerebbe stata una vera serataccia e un resoconto di
lamentele e pianti addosso..
Cosa ha salvato la serata? La compagnia.
Quella è stata eccezionale. Ormai sono quasi tre anni che mi
frequento con Andrea e Carlo. Si è instaurata una bella amicizia. Vincolata,
tra impegni vari e abitudini diverse, all’astronomia ma molto sincera, molto
bella. Alessandro poi non cito neanche il tipo di amicizia che ci lega che
sarebbe lunga. Quindi la compagnia è stata la vera protagonista della serata.
Non abbiamo fatto altro che ridere, scherzare, vivere una
serataccia astronomica con il sorriso e una leggerezza continua.
Quindi sono tornato dalla nottata con un enorme bagaglio di
spunti per migliorare le successive serate e con tante belle risate, in soldoni
la serataccia mi ha lasciato una bellissima “voglia di fare”. Oltre che non
vedo l’ora di rivedere i miei Compagni di Seratacce.
Cieli Sereni!!!!
Stefano
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