Parliamo un poco della stella che uso da una vita come nickname e che da anche il nome al mio blog pseudo-astrofilo…
Mizar è una stella dell’Orsa Maggiore, la sua catalogazione di Bayer è Zeta Uma.
La si identifica molto facilmente, è la stella centrale del timone dell’Orsa Maggiore o se vogliamo, è la stella centrale del manico del “Mestolo”
Mizar è storicamente famosa in quanto forma un sistema stellare doppio con la sua compagna Alcor. Questo sistema stellare è stato da primato sotto molti aspetti.
Il suo nome in arabo significa “Cintura” e insieme ad Alcor venivano chiamati Cavallo e Cavaliere.
Per le truppe arabe erano molto importanti in quanto venivano usati come test per le guardie d’elite: se un soldato riusciva a sdoppiarle ad occhio nudo poteva entrare a far parte della cerchia interna.
Non posso, e non voglio, esimermi dal dire che in epoca moderna, Mizar e soprattutto Alcor sono famosi in quanto quest’ultimo è la mitica “Stella della Morte” che se veniva scorta ad occhio nudo voleva dire che l’osservatore era prossimo alla morte..secondo chi? Ma per Kenshiro naturalmente! Eh eh eh. Torniamo seri…
Mizar e Alcor formano un sistema multiplo, analizziamolo per gradi.
Come detto prima, già ad occhio nudo le due stelle possono essere ben separate da un osservatore
Mizar è una stella di Magnitudine Visuale pari a +2,4 ed Alcor pari a +4,02.
Una magnitudine di 4 è ben visibile ad occhio nudo ma Alcor diciamo che si perde, all’occhio, nello splendore di Mizar, infatti nel decimo secolo l’astronomo persiano Al Sufi, la chiamava Al-Suha che significa la Trascurata. Vedremo che nei secoli a venire Alcor sarà tutt’altro che trascurata…
Osservata poi con un telescopio ci si accorge che Mizar è a sua volta un sistema doppio, formato da due stelle: Mizar A e Mizar B. Ed ecco il primo primato, Mizar fu la prima stella binaria fisica ad essere osservata con un telescopio da parte dell’astronomo Giovanni Battista Riccioli nel 1650.
Successivamente, nel 1889 il famoso astronomo Edward Charles Pickering studiò Mizar A con il suo spettroscopio e arriviamo al secondo primato, Mizar A fu la prima stella doppia ad essere studiata spettroscopicamente.
Pickering ebbe una bella sorpresa, analizzando lo spettro di Mizar A, si accorse della presenza dell’effetto Doppler, lo spettro oscillava verso il Rosso e verso il Blu con una cadenza di circa venti giorni, questo poteva essere spiegato solo dalla presenza di un secondo corpo stellare.
Infatti Mizar A è a sua volta un sistema doppio, due stelle talmente vicine da non essere risolvibili otticamente e orbitanti intorno ad un unico centro di gravità.
Mizar A è quindi composto da due stelle bianche di Classe Spettrale A di massa pari a 35 Soli, distanti tra di loro 29 milioni di chilometri, che è una distanza molto “breve” in pratica è circa la metà della distanza fra il Sole e Mercurio
Successivamente quindi venne puntato lo spettroscopio anche su Mizar B, e con sorpresa venne scoperto che anche qui lo spettro si comportava nella stessa maniera: anche Mizar B era un sistema doppio.
Ma le osservazioni non si fermarono e nel 1964 dopo diversi calcoli si scoprì che nel sistema Mizar B era compresa una terza componente.
Ricapitolando, Mizar per ora è un sistema formato cinque stelle legate tra loro.
Le osservazioni proseguirono prendendo in esame la Trascurata, Alcor.
Alcor venne osservata spettroscopicamente e si scoprì che anche essa era un sistema formato da due stelle.
Alcor e la sua compagna distano da Mizar circa tre Mesi luce.
Inizialmente si era concluso che Mizar e Alcor formassero un Sistema Ottico, o meglio, Prospettico, vale a dire che non fossero legate fisicamente ma che solo per una prospettiva apparissero, da terra, legate tra loro. Oggi la questione è nuovamente aperta, la teoria attuale è che Mizar e Alcor siano effettivamente legate tra loro ma la distanza è tale che rende su scala temporale difficilissimo calcolare una relazione tra i loro moti e appurarne il legame fisico.
Se però consideriamo reale il loro legame fisico possiamo finalmente parlare di un sistema di Sette Stelle.
Un Falso Astronomico e una Presa per i Fondelli…
Legato alla storia di Mizar ed Alcor vi è un episodio che viene ricordato dagli astronomi come una situazione ridicola.
Nello stesso campo di Mizar ed Alcor è possibile osservare una stella di circa ottava magnitudine già osservata dal 1616 dall’astronomo Benedetto Castelli.
Nell’anno 1722, l’astronomo Johann Georg Liebknecht osservò questa stella con il suo telescopio. L’astronomo pensò di aver scoperto un nuovo pianeta orbitante intorno a Mizar e decise di chiamarlo Sidus Ludovicianum, il Pianeta di Ludovico, in onore del suo Re il Langravio Ludovico di Hessen-Darmstadt.
Liebknecht dichiarò di averlo scoperto in base all’osservazione dei moti di questo “pianeta”.
In realtà non era un pianeta e non centrava nulla con Mizar, semplicemente una stella che prospetticamente di trova nello stesso campo.
Liebknecht non fu fortunato come altri astronomi che dedicarono le proprie scoperte ai propri regnanti (come Galileo ed Herschel) e che meritarono stima dai loro colleghi astronomi, ma anzi venne pesantemente criticato e la sua scoperta venne etichettata come un non-senso astronomico e viene ricordato come un non riuscito tentativo di lecchinaggio….
Una Grande Famiglia.
Ma vediamo adesso una cosa molto importante e interessante di Mizar e compagni.
Abbiamo visto che non è ancora accertato se Mizar ed Alcor formino un Sistema Binario Fisico ma è accertato che esse hanno avuto origine comune e che hanno un comune moto proprio.
Questo perché le due stelle fanno parte di un unico grande Ammasso Stellare molto vicino al Sole: l’Ammasso Collinder 285.
Questo Ammasso Stellare è composto da circa 50 stelle ed è molto vecchio, si stima che abbia un’età tra i 300 e i 400 milioni di anni e le sue stelle sono sparse per tutto il cielo.
Dobbiamo questa scoperta all’astronomo Richard Antony Proctor che nel 1869 analizzando e studiando le stelle si rese conto che ad eccezione di Dhubne e Alkaid (nell’Orsa Maggiore) le altre stelle della costellazione avevano un moto proprio comune che si centra verso la costellazione del Sagittario. Le stelle della costellazione dell’Orsa Maggiore, a differenza delle altre associazioni stellari, sono realmente legate tra loro.
Queste cinque stelle dell’Orsa (Beta, Gamma, Delta,Epsilon, Zeta) sono chiamate Le 5 Stelle di Procton.
Le stelle che formano l’ammasso Collinder 285 si sono formate dalla stessa nebulosa proto stellare circa 500 milioni di anni fa. Data la vicinanza con il sole, l’ammasso ci appare molto disperso e anche se non ce ne accorgiamo, stelle che sono molto distanti tra loro sulla volta celeste sono tutte legate all’interno dello stesso ammasso.
Addirittura si pensava che Sirio facesse parte di questo ammasso ma studi successivi lo stanno escludendo data la relativa giovane età di Sirio in confronto alle restanti componenti dell’ammasso Collinder 285.
Le stelle centrali di questo ammasso sono concentrate verso l’Orsa Maggiore e vi sono anche delle stelle dette “di corrente” che si trovano nella periferia dell’ammasso.
Per cercare di capire quanto disperso ci possa apparire il Collinder 285 basta pensare che tra le stelle di corrente vi sono stelle membri delle costellazioni di Orione, Auriga e Toro solo per citarne alcune.
Il Sole con il suo corteo di pianeti, si trova appena fuori dalla periferia di questo ammasso. Si era ipotizzato che anche noi facessimo parte di questa grande famiglia ma il Sole è molto più vecchio delle stelle dell’ammasso, la nostra stella si è semplicemente avvicinata alla periferia dell’ammasso nel corso del suo moto all’interno della Galassia.
Tornando in tema… in maniera non proprio perfetta (ma mi piace pensarlo) il centro di questo ammasso stellare è centrato su…Mizar e Alcor!
Cieli Sereni!
Ciao, ti seguo da poco ma trovo veramente molto interessanti questi tuoi post!
RispondiEliminaHo saputo che recentemente hai vinto anche un concorso su un sito importante con un tuo tutorial: i miei complimenti, ma sei bravissimo!
Spero che in futuro scriverai un po' più spesso, mi piace molto soprattutto quando parli di te, della nascita della tua passione per l'astronomia, della tua famiglia, dei tuoi amici...
Continua così!
Un saluto!
Ciao m.c.
RispondiEliminaGrazie dei complimenti e mi fa piacere sapere che mi segui.
I miei amici? buoni quelli...
;)
Un saluto!