sabato 1 maggio 2010

Alzo gli occhi... e vedo un mare di stelle!

L’amore per il cielo è esploso quando, credo, avevo sei anni circa.
Vivendo a Roma non ho mai goduto di un cielo pulito per poter guardare le stelle, ma una estate mi trovavo in pineta, nel campeggio dove andavo sempre con i miei genitori e ricordo che emozione quando da uno spiazzo tra gli alberi alzai lo sguardo in su.
Il cielo era nero e costellato di tantissime stelle.
Ero emozionato e rapito da quello spettacolo. Credo che l’amore per il cielo sia cominciato quella sera.
Ricordo che nei giorni seguenti avevo organizzato tutto: insistetti con gli “amichetti” per andare a giocare a nascondino nello stesso posto, mi ero portato con me un binocolo trafugato dalla borsa di mio padre.
Mi misi li, mentre tutti gli altri si rincorrevano e gridavano. Io ero sdraiato a terra e gironzolavo per il cielo con il binocolo di mio padre. Non c’era più nulla intorno a me, ero immerso in quello scintillio e basta: la mia prima seduta osservativa!
Ricordo che mi sono alzato solo perché gli altri mi minacciarono di lasciarmi solo li mentre tornavano alle roulotte per andare a dormire…il coprifuoco arrivava presto a sei anni.
Quando tornai a casa, finita l’estate mi feci regalare dai miei genitori il mio primo libro di astronomia, non ricordo ne titolo ne editore, ricordo solo che era un librone per ragazzi.
Ogni costellazione era descritta con il racconto mitologico del soggetto che rappresentava.
Le stelle e le galassie avevano una descrizione veramente minimale e semplicistica ma per me era oro colato ed emozionante. Le immagini dei pianeti erano tutte rappresentazioni artistiche con qualche immagine delle sonde Pioneer e Voyager.
Quel libro è stato un compagno fedele per tanto tempo….fino a quando la rilegatura ha retto!
Per tanto tempo ho continuato ad osservare il cielo ad occhio nudo perché mio padre non era rimasto tanto contento del mio furto… quando poi mio padre acquistò una strumentazione migliore, quel vecchio binocolo divenne il mio strumento ufficiale di osservazione.
Dopo qualche anno, la mia passione per l’astronomia continuava a crescere sempre di più.
Acquistai nuovi libri, più che altro me li compravano i miei genitori, e la mia conoscenza cresceva di conseguenza. Sempre di estate mi capitò tra le mani, non ricordo come, una copia della rivista Nuovo Orione, in realtà si chiamava ancora solo Orione. In quella rivista venivano mostrati i disegni spediti di alcuni astrofili che avevano osservato Marte ed il Profondo Cielo.
Si aprii un nuovo mondo ai miei occhi…. Lo potevo fare anche io! Potevo osservare il cielo seriamente facendo qualcosa di concreto!
Quella stessa estate, con i miei, passammo le vacanze in montagna, eravamo sulle Dolomiti.
La prima sera con mia sorella e  altri amici eravamo sdraiati a terra a guardare le stelle.
Gli altri le guardavano io ne ero completamente rapito!
Non avevo mai visto niente di simile, non potevo minimamente immaginare a che spettacolo avrei assistito.
Potevo vedere stelle che neanche sugli atlanti avevo mai guardato, vedevo le lattiginosità e macchiette che sapevo essere nebulose e galassie…ammiravo e mi perdevo nello spettacolo della Via Lattea.
Ero emozionatissimo, non riuscivo a riconoscere le costellazioni per quante stelle potevo vedere.
Sono andato a dormire con il pensiero unico in testa della nottata successiva.
I giochi erano fatti ormai…adoravo guardare il cielo.

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